Metriche fondamentali per un report Facebook Ads

Quando acquisisco un nuovo cliente che ha già fatto delle campagne facebook ads in passato, la prima cosa che gli chiedo sono dei report che la vecchia agenzia o il precedente gestore mandava puntualmente; e molto spesso mi ritrovo….senza report sulla storicità! In questi casi dovrò riprendere le vecchie campagne e fare io un report per capire l’andamento delle campagne (se la vecchia agenzia ha utilizzato il Business Manager del cliente o non abbia cancellato le campagne!!!)

In questi caso cosa faccio? Che tipologia di report presento al cliente? E che tipo di report serve a me per capire l’andamento delle campagne? Andiamo per step.

SE IL CLIENTE HA UN BUSINESS MANAGER CON LO STORICO DELLE CAMPAGNE

Se mi ritrovo in una situazione simile, allora la faccenda è semplice: analizzo le campagne direttamente sul BM, seleziono le colonne del report che potrebbero interessarmi, lo salvo come predefinito per non perdere traccia di ciò che sto analizzando, faccio un download del file e inizio a studiare i numeri per capire come poter migliorare le performance di una campagna.

SE IL CLIENTE HA UN BUSINESS MANAGER MA NON HA LE CAMPAGNE

Questi casi sono molto frequenti e quindi non si può far altro che impostare una nuova strategia e partire da zero. I numeri e i report poi si studieranno col passare del tempo.

QUALI COLONNE IMPOSTARE PER FARE UN REPORT AD HOC

Vi mostro quello che faccio io e ciò vuol dire che non è legge, ognuno è libero di proporre il report al cliente secondo le proprie modalità.

Le colonne che imposto nel report che condivido col cliente sono le seguenti:

  • NOME CAMPAGNA: in questo modo il cliente sa a cosa faccio riferimento;
  • COPERTURA: gli mostro quanta copertura ha avuto quell’inserzione e lo faccio solo perchè in fase di analisi sono numeri che condivido col cliente e a lui fa piacere sapere quanta copertura ha raggiunto quell’ads;
  • CLICK: sì, spesso lo metto per far comprendere al cliente quanta gente clicca sull’inserzione, sul link presente. In questo modo riusciamo a fare dei ragionamenti sulle creatività;
  • CONVERSIONI/ACQUISTI: quante conversioni o acquisti ha generato quell’inserzione. Al cliente interessa avere questo dato per fare dei conti relativi agli investimenti e se sta andando a roi oppure no;
  • CPL-CPA (COSTO PER LEAD/ACQUISTO): inoltre inserisco il costo per ogni lead o acquisto generato. Il calcolo è semplice: basta prendere l’importo speso per quella campagna e dividerlo per il numero di contatti che ha generato; da lì abbiamo il costo per lead.

Queste sono le metriche che io condivido col cliente, il resto a lui poco importa. Per quanto mi riguarda, per le mie analisi interne, valuto altre metriche come ad esempio:

  • CPC: valuta se il costo per click che stiamo sostenendo possiamo permettercelo oppure no;
  • CTR: valuto anche il ctr di un’inserzione perché mi permette di modificare la strategia o le creatività;
  • PIATTAFORMA/POSIZIONAMENTO: anche questa metrica è importante perché mi permette di capire se sto spendendo del budget su alcune piattaforme o posizionamenti che non mi stanno rendendo e che quindi non ha senso continuare a pubblicizzare.
  • ANALISI PERTINENZA INSERZIONI: valuto anche il tasso di coinvolgimento previsto della tua inserzione. Il coinvolgimento include tutti i clic, “Mi piace”, commenti e tutte le condivisioni. La valutazione della tua inserzione viene fatta rispetto alle inserzioni che competono per lo stesso pubblico. Se la valutazione ha un tasso basso (10% in giù) ed una media bassa, allora è il caso di modificare le creatività.

Queste sono le metriche che io analizzo per migliorare le campagne; ovviamente, ogni cliente è diverso e per ogni tipologia di cliente valuto la situazione singolarmente. Se dovete partire, vi consiglio di farlo con queste metriche per poi ampliare in base alle vostre esigenze.