Giuria per Mediastars, premio tecnico della pubblicità

Essere stata scelta per far parte della giuria del Premio Mediastars, il premio pubblicitario italiano per chi dà un apporto di valore ad un progetto di comunicazione, è un grande riconoscimento per me e ringrazio tutti coloro che hanno permesso che ciò accadesse.

Desidero esprimere tutta la mia ammirazione e tutta la stima che provo sia in ambito umano che professionale ai miei compagni giurati, persone stupende che ricoprono un ruolo di tutto rispetto nel settore, professionisti che apprezzo, da cui traggo ispirazione e con cui sono onorata di condividere questa entusiasmante esperienza, unica nel suo genere.

Una esperienza che gratifica il lavoro che svolgo da anni con impegno, sacrificio e profonda dedizione, attitudini fondamentali per emergere in un ambito lavorativo come quello che rappresento, dove molti momenti bui ti spingerebbero a mollare, ma la passione e la volontà di raggiungere l’obiettivo danno gratificazioni uniche, come quella che mi vede oggi presenziare in questa giuria.

Essere qui per me non vuol dire essere arrivata, ma mi conferma ulteriormente che la strada intrapresa è quella giusta, che l’umiltà con cui affronto il mio lavoro, la volontà di imparare, la capacità di ammettere di avere ancora tanti passi da fare mi spingono a guardare al futuro con occhi curiosi, con sete di conoscenza e con la certezza che l’impegno, prima o poi, ripaga sempre e che la fiducia e il rispetto per sè stessi e per gli altri, la ferma consapevolezza delle capacità e dei limiti che si hanno, sono l’arma giusta per realizzare i propri sogni.

Uno dei miei sogni oggi sono riuscita a realizzarlo, e non posso fare a meno di guardarmi indietro e di ringraziare sinceramente tutti coloro che sono stati al mio fianco, che mi hanno sostenuta, aiutata, confortata e ispirata, ma ringrazio soprattutto quelli che non hanno creduto in me, perchè più di tutti mi hanno dato la forza di non mollare, mi hanno fornito inconsapevolmente la determinazione per andare avanti con la volontà di farli ricredere, volontà che poi è diventata la forza motrice che mi ha spinto ad avere fiducia in mè e nelle mie possibilità, e col tempo quell’idea di rivalsa nei loro confronti si è trasformata nella più sana consapevolezza che dovevo e potevo credere in me.

Tutto questo oggi mi viene confermato e mi dà ulteriormente fiducia nel guardare il mio futuro con occhi ancora capaci di sorprendersi e meravigliarsi.